Navigazione autonoma: sensori, software e ausili tecnici nei sistemi AMR

Sempre di più, i robot mobili a navigazione autonoma stanno rivoluzionando l’industria e l’automazione dei processi logistici interni. Grazie ai recenti sviluppi tecnologici, questi veicoli a guida autonoma, noti come Autonomous Mobile Robots (AMR), stanno diventando sempre più diffusi in diversi settori industriali, dalla logistica alla produzione, dalla sicurezza alla pulizia. La capacità di questi sistemi di muoversi autonomamente all’interno di un ambiente, senza la necessità di un controllo umano diretto o di un’infrastruttura fissa a pavimento, ha aperto nuove prospettive e opportunità di automazione.

Uno degli aspetti fondamentali per garantire una navigazione autonoma sicura ed efficiente ai sistemi AMR è l’utilizzo di ausili tecnici avanzati. Questi ausili comprendono una combinazione di sensori, software e algoritmi che consentono ai veicoli autonomi di percepire l’ambiente circostante, prendere decisioni intelligenti e navigare in modo sicuro evitando ostacoli. Analizziamoli in maniera più approfondita.

Contenuti

I tipi di sensori più utilizzati negli AMR

I sensori svolgono un ruolo cruciale nella navigazione autonoma. I sensori sono dispositivi che raccolgono informazioni dal mondo circostante e le trasmettono al sistema di controllo del robot AMR. Queste informazioni sono fondamentali per consentire al robot di percepire l’ambiente, prendere decisioni in tempo reale e adattarsi alle condizioni mutevoli. Nei robot mobili a guida autonoma, vengono utilizzati diversi tipi di sensori per fornire una visione completa dell’ambiente circostante.

Sensori come telecamere, lidar (light detection and ranging), ultrasuoni e infrarossi vengono utilizzati per rilevare gli ostacoli, misurare la distanza, mappare l’ambiente e identificare le posizioni degli oggetti circostanti. Questi sensori forniscono dati in tempo reale che vengono elaborati dal software di navigazione per prendere decisioni informate sulla traiettoria da seguire e gli ostacoli da evitare.

Uno dei sensori più comuni utilizzati nei robot mobili è il sensore di visione o telecamera. Questi sensori catturano immagini dell’ambiente e consentono al robot di identificare oggetti, persone, segnali e altre caratteristiche dell’ambiente circostante. Le telecamere possono essere mono o multi-spettrali e possono anche avere funzionalità di visione notturna o termica, consentendo al robot di operare anche in condizioni di scarsa illuminazione o di alta temperatura.

Oltre ai sensori di visione, i robot mobili utilizzano spesso sensori di prossimità, come i sensori a ultrasuoni o a infrarossi. Questi sensori rilevano la presenza di oggetti o ostacoli nelle vicinanze del robot e consentono di evitare collisioni. Posizionati strategicamente attorno al robot, questi sensori forniscono informazioni in tempo reale sulla distanza e la posizione degli oggetti circostanti, consentendo al robot di adottare azioni correttive per evitare ostacoli.

I sensori di navigazione sono un altro componente cruciale nei robot mobili a guida autonoma. Questi sensori includono principalmente GPS (Global Positioning System) e sensori inerziali, come giroscopi e accelerometri. Il GPS fornisce informazioni sulla posizione globale del robot, consentendogli di navigare in spazi estesi e di pianificare percorsi efficienti. I sensori inerziali, d’altra parte, forniscono informazioni sulla velocità, l’accelerazione e l’orientamento del robot, consentendo un controllo preciso dei movimenti.

Infine, i robot mobili a guida autonoma possono anche essere dotati di sensori ambientali, come sensori di temperatura, umidità e pressione. Questi sensori forniscono informazioni sull’ambiente circostante e possono essere utilizzati per adattare il comportamento del robot in base a condizioni ambientali particolari, ad esempio regolando la velocità di movimento o attivando determinati dispositivi di sicurezza.

L’utilizzo di sensori avanzati nei robot mobili a guida autonoma consente di migliorare la sicurezza, l’efficienza e l’accuratezza delle operazioni. I sensori forniscono al robot una percezione dettagliata dell’ambiente circostante e consentono al sistema di controllo di prendere decisioni informate. Con l’avanzamento delle tecnologie sensoriali, i robot mobili a guida autonoma continueranno a evolversi e a essere impiegati in un numero sempre maggiore di applicazioni, migliorando notevolmente i processi industriali e le attività quotidiane delle aziende.

 

L’utilizzo degli encoder nei robot mobili a guida autonoma

Uno degli elementi fondamentali che negli AMR contribuiscono alla navigazione e al controllo preciso della posizione è l’utilizzo degli encoder.

Gli encoder sono dispositivi sensoriali utilizzati per misurare la posizione, la velocità e l’orientamento di un robot. Sono comunemente utilizzati nei motori degli attuatori e delle ruote, consentendo al robot di monitorare e controllare il proprio movimento in tempo reale. Gli encoder forniscono informazioni cruciali al sistema di controllo del robot, consentendogli di adattarsi alle variazioni dell’ambiente circostante e di prendere decisioni intelligenti.

Uno dei vantaggi principali degli encoder nei robot mobili a guida autonoma è la precisione di misurazione. Grazie alla loro capacità di rilevare anche i più piccoli movimenti e cambiamenti nella posizione, gli encoder consentono al robot di avere un controllo preciso del suo moto. Questo è particolarmente importante quando il robot deve navigare in spazi stretti o compiere manovre intricate. L’alta precisione fornita dagli encoder garantisce che il robot possa evitare ostacoli e muoversi in modo fluido e sicuro.

Un altro vantaggio degli encoder è la possibilità di monitorare la velocità del robot. Misurando costantemente la velocità delle ruote o degli attuatori, gli encoder consentono al sistema di controllo di regolare la velocità del robot in base alle esigenze dell’ambiente circostante. Ad esempio, se il robot si avvicina a un ostacolo, gli encoder rileveranno una diminuzione nella velocità delle ruote e il sistema di controllo potrà aggiustare la velocità per evitare collisioni e slittamenti. Questa capacità di adattamento e controllo dinamico consente al robot di essere efficiente ed evita danni sia all’ambiente circostante che al robot stesso.

Inoltre, gli encoder sono utili per misurare l’orientamento del robot. Questa informazione è essenziale per garantire che il robot mantenga una traiettoria precisa e segua correttamente i percorsi pianificati. Misurando l’angolo di rotazione delle ruote o degli attuatori, gli encoder forniscono una valutazione accurata dell’orientamento del robot, consentendo al sistema di controllo di correggere eventuali deviazioni e mantenere la direzione desiderata.

È importante sottolineare che l’utilizzo degli encoder nei robot mobili a guida autonoma richiede una corretta calibrazione e integrazione con il sistema di controllo del robot. La precisione e l’affidabilità delle informazioni fornite dagli encoder dipendono dalla loro corretta configurazione e dal corretto allineamento con il resto del sistema. Pertanto, è fondamentale che gli encoder siano installati correttamente e che siano periodicamente verificati e manutenuti.

 

Il ruolo del software nella navigazione

Così come per HELKO, il software è un elemento chiave per tutti i sistemi AMR. Utilizzando avanzati algoritmi, il software di navigazione analizza i dati provenienti dai sensori per creare una mappa dettagliata dell’ambiente e determinare la posizione e l’orientamento del veicolo all’interno di questa mappa. Un altro software si occupa della gestione dei percorsi e delle movimentazioni del singolo robot e della flotta, calcolando la traiettoria ottimale da seguire in base agli obiettivi prefissati e alle condizioni dell’ambiente. Grazie a questi software, i sistemi AMR possono evitare ostacoli, pianificare percorsi efficienti e adattarsi a eventuali cambiamenti nell’ambiente di lavoro.

Sulla base dei dati raccolti dai sensori, il software di navigazione elabora le informazioni per creare una mappa dell’ambiente e identificare i possibili percorsi da seguire. Una volta ottenuta la mappa e identificato il percorso da seguire, il gestore di flotta pianifica il movimento del robot, tenendo conto di diversi fattori come la distanza, la velocità, l’orientamento e le limitazioni dell’ambiente. Questo processo richiede l’utilizzo di algoritmi avanzati di pianificazione del percorso, che considerano sia i vincoli fisici del robot che gli obiettivi specifici della missione.

Durante l’esecuzione del percorso, il software di navigazione monitora costantemente l’ambiente e apporta eventuali aggiustamenti al movimento del robot in tempo reale. Questa capacità di adattamento permette al robot di affrontare ostacoli imprevisti o modifiche dell’ambiente durante il suo percorso.  Infatti, utilizzando algoritmi di percezione, il software può riconoscere oggetti, persone e altre entità presenti nell’ambiente, consentendo al robot di evitare collisioni e interagire in modo sicuro con gli elementi circostanti.

Oltre alla navigazione autonoma, il software svolge un ruolo importante anche nella gestione e nell’ottimizzazione delle risorse del robot. Ad esempio, può essere utilizzato per ottimizzare il consumo energetico del robot, pianificando percorsi efficienti che riducono la distanza percorsa e il tempo impiegato.

 

Navigazione autonoma assistita: l’uso di piccoli elementi infrastrutturali

Oltre ai sensori e al software, per agevolare la navigazione autonoma dei robot mobili, è possibile installare anche diversi piccoli elementi infrastrutturali nell’ambiente.

Uno di questi elementi è rappresentato dai beacon, che sono dispositivi di localizzazione wireless utilizzati per fornire un riferimento spaziale preciso al robot. I beacon emettono segnali che vengono rilevati dai sensori del robot, consentendo di determinare con precisione la posizione e l’orientamento all’interno dell’ambiente.

Inoltre, dei marker visivi come adesivi, catarifrangenti o segnali di riconoscimento posizionati strategicamente, possono essere utilizzati per guidare i robot lungo un percorso specifico o per indicare precisamente dei punti di interesse. Questi marker possono essere facilmente rilevati dalle telecamere o dai sensori di visione del robot, fornendo informazioni aggiuntive per la navigazione.

Alcuni robot mobili sono in grado di utilizzare anche sensori magnetici, che rilevano campi magnetici generati da magneti posizionati nell’ambiente. Questi sensori consentono al robot di seguire tracce magnetiche o di individuare punti di riferimento magnetici per una navigazione più precisa. Ad esempio, i marker magnetici o i sistemi di guida creati con particolari nastri cromatici a pavimento possono essere utilizzati per creare percorsi predeterminati all’interno di un ambiente molto complesso, per cui questi marker vengono posizionati sul pavimento e gli AMR utilizzano dei sensori magnetici o ottici per seguirli e navigare lungo il percorso desiderato.

Infine, dei sensori di prossimità possono essere installati direttamene sugli ostacoli fissi o lungo il percorso per avvisare anticipatamente il robot della loro presenza e consentire manovre di evitamento.

Questi piccoli elementi infrastrutturali svolgono un ruolo fondamentale nel fornire informazioni di navigazione precise e guidare i robot mobili nella loro navigazione autonoma all’interno dell’ambiente. Questo approccio è particolarmente utile in ambienti complessi o ad alta precisione, come i magazzini o le catene di montaggio.

 

Conclusioni

Ovviamente, le comunicazioni wireless e la connettività di rete svolgono un ruolo fondamentale nella navigazione autonoma. I sistemi AMR devono essere integrati con sistemi di gestione centralizzata che consentono di monitorare e controllare i veicoli autonomi da un’unica piattaforma. La connettività di rete consente, inoltre, agli AMR di comunicare tra loro per coordinare le attività e condividere informazioni sull’ambiente di lavoro.

Come per HELKO, in tutti i sistemi AMR l’utilizzo delle tecnologie sopra citate è fondamentale per garantire una navigazione autonoma sicura ed efficiente. I sensori, il software di navigazione, i marker magnetici e la connettività di rete sono solo alcune delle tecnologie che contribuiscono a creare un ambiente di lavoro autonomo e altamente automatizzato. Con l’avanzare della tecnologia, ci si può aspettare ulteriori sviluppi e innovazioni che renderanno la navigazione autonoma ancora più precisa e affidabile, aprendo nuove possibilità per l’automazione industriale.

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